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La parola crisi rimanda a qualcosa di difficile da affrontare e per questo porta spesso con sé una connotazione negativa. La crisi è un momento difficile nella vita della coppia, ma è altrettanto necessaria per la sua crescita. Quindi, connotare la parola crisi negativamente è un errore. L’esito della crisi dipende da diversi fattori e può portare a lasciarsi o a recuperare il rapporto. In entrambi i casi, la crisi promuove il cambiamento.
La crisi è un momento cruciale per la coppia e per quanto difficile e a volte spiacevole, è inevitabile all’interno di una relazione. Crisi significa cambiamento, crescita, evoluzione.
La prima crisi che le coppie si trovano inevitabilmente ad affrontare, è quella che determina il passaggio dall’innamoramento all’amore. Come si legge nell’articolo Perché le relazioni cambiano: dall’innamoramento all’amore nella fase dell’innamoramento l’altro è visto esclusivamente per le sue caratteristiche ideali e si provano emozioni forti e piacevoli.
Nel passaggio da innamoramento ad amore, avviene una delusione per cui l’altro perde questo carattere totalmente ideale, e si scoprono anche i lati del partner meno “perfetti”. Questo è del tutto normale e determina una crisi, una rottura del sogno che caratterizza l’innamoramento.
Quando i due partner riescono a riconoscersi e ritrovarsi nonostante emergano aspetti meno graditi di se stessi e dell’altro, allora il rapporto si rafforza. Solo attraverso la crisi si può passare alla fase successiva, altrimenti si resta nel mondo dell’innamoramento che per quanto piacevole è poco reale.
La crisi di coppia prende forma in base alle caratteristiche dei partner e le loro storie personali. I segnali più comuni della crisi di coppia sono:
La crisi può manifestarsi come un raffreddamento, un allontanamento e la sensazione di distacco dall’altro (o dell’altro), oppure al contrario come un aumento dell’intensità sul versante del conflitto, la gelosia, l’intrusività.
Il rapporto non sembra più lo stesso e nascono le preoccupazioni. Aprire un dialogo su questo è fondamentale per superare il momento critico, senza lasciare che il tempo amplifichi le incomprensioni, il malumore e complichi la risoluzione della crisi.
Le persone affrontano diverse fasi nella loro vita, esempio: la formazione della coppia, l’arrivo di un figlio, l’uscita da casa del figlio, e così via. Ogni fase è caratterizzata dall’insorgere di una possibile crisi, perché gli equilibri cambiano e questo crea una momentanea rottura. Riuscendo a superare il momento critico, la rottura viene ricomposta secondo le nuove esigenze degli individui verso nuovi equilibri.
I singoli individui cambiano, le esigenze di vita cambiano e si cresce sia individualmente che all’interno della coppia. Questo avviene tramite la messa in discussione di regole ed equilibri di coppia che hanno funzionato per un certo periodo ma che adesso non vanno più bene e richiedono un aggiornamento.
Spesso ci sono cambiamenti nel lavoro, cambiamenti nelle famiglie di origine, eventi improvvisi e imprevisti che costringono a rivedere il modo di stare insieme.
Per affrontare la crisi bisogna innanzitutto accorgersi di quello che sta accadendo ed essere disposti a parlarne. E’ possibile che uno dei due membri della coppia sia più attento a queste dinamiche mentre l’altro vive minore preoccupazione o minimizza.
La comunicazione è la chiave capire come recuperare un rapporto in fase critica. I partner devono essere in grado di riconoscere il momento di difficoltà e di esprimere la volontà di superarla, altrimenti non ci sono i presupposti per restare insieme.
La crisi infatti, può portare a rinnovare la coppia che si rafforza nei nuovi equilibri, o può portare alla fine del rapporto. In entrambi i casi, questo rappresenta un’evoluzione. Nel primo caso i progetti di vita dei partner continuano a essere condivisi, nel secondo caso ognuno riprende il suo progetto di vita personale.
Come si arriva a una crisi non recuperabile, e quindi alla rottura? Le spiegazioni di una crisi non sono mai semplici, non c’è una causa ma più elementi che messi insieme, portano a lasciarsi.
Ecco alcuni esempi:
Quando la crisi diventa insuperabile, si arriva alla rottura. La capacità di lasciarsi non è scontata: a volte le relazioni entrano in crisi e non riescono a risolversi né con una rottura né con un recupero del rapporto.
Non si riesce a stare insieme, ma non si riesce a lasciarsi andare. Questo accade quando i partner non hanno maturato a livello personale la capacità di stare da soli e fare le scelte più sane per loro. La paura della solitudine sovrasta il malessere della coppia.
Quando la crisi porta a un blocco nel rapporto di coppia, un esperto di relazioni è la figura più adatta per facilitare il processo di evoluzione innescato dalla crisi.
Nel caso di una terapia di coppia, il professionista esperto di relazioni può offrire un importante sostegno per accompagnare i due partner verso la risoluzione della crisi. Facilita il processo evolutivo in base alle esigenze che i partner stessi portano nello spazio terapeutico.
A livello individuale se ti senti bloccato in una relazione disfunzionale, se l’idea di stare solo fa paura a tal punto da preferire una relazione che però non sta più funzionando, puoi contattarmi per ricevere supporto.